S. Bonaventura da Bagnoregio: Leggenda maggiore

 

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La Leggenda maggiore - cosiddetta per distinguerla dalla Leggenda minore ad uso corale - rappresenta l'opera classica delle biografie ufficiali di Francesco d'Assisi.

Incaricato dal Capitolo generale di Narbona del 1260, Bonaventura da Bagnoregio presentava la sua opera al successivo Capitolo generale di Pisa del 1263, riscuotendo un «successo» che gli verrà confermato nel Capitolo generale di Parigi del 1266, allorché si decretò la distruzione di tutte le precedenti biografie, per fare spazio alla sola Leggenda maggiore.

Ricavata sostanzialmente (e spesso anche letteralmente) dalla «trilogia» di Tommaso da Celano, la nuova Leggenda - a partire dal 1266 - intese impersonare da sola, l'immagine di Francesco e della sua originaria e originale esperienza religiosa.

Nonostante le accuse che gli Spirituali rivolgeranno, più tardi, a Bonaventura di avere omesse con «industria» molte cose e molti chiarimenti presenti nella Leggenda antica, andata distrutta, è certo che i frati minori sentirono vivo il fascino della trascendenza del loro fondatore, rapportata alla sua conformità con Cristo e alla sua missione escatologica di «angelo del sesto sigillo».
Una tipologia che, stando ad antiche testimonianze, sarebbe stata, in realtà, anticipata da Giovanni da Parma.

Ogni capitolo centrale della Leggenda maggiore pone in evidenza una o più virtù di Francesco, mostrando come il Santo sia stato un «campione di tutta la perfezione evangelica», dato «in esempio ai perfetti seguaci di Cristo», fino alla sua perfetta trasformazione, anche esteriore - per virtù delle stimmate - in Cristo.

Considerata un capolavoro dell'agiografia medievale, l'opera bonaventuriana ha goduto, in ogni tempo, di grande prestigio.

 

S. BONAVENTURA DA BAGNOREGIO: LEGGENDA MAGGIORE