Lugnano in Teverina (TR)

 

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Situato nella parte sud-occidentale dell’Umbria e non distante dal confine con il Lazio, Lugnano in Teverina è un piccolo e graziosissimo borgo, dolcemente adagiato su un colle, che, anticamente era, forse, un bosco dedicato a Giano («Lucus Jani»), da cui potrebbe derivare il nome Lugnano.
La cittadina, interamente cinta da mura, si affaccia in una splendida posizione panoramica sulla bassa Valle del Tevere.

Le prime dell'abitato notizie storiche risalgono al 600 d.C.
L’ipotesi più probabile sulle sue origini, ancora incerte, è che le popolazioni romane abitanti l’agro amerino sulle rive del Tevere, per sfuggire alla malaria, abbiano abbandonato le campagne e si siano trasferite su questo colle.
Il sito fu abitato in epoca romana, come attestano i reperti ritrovati nella villa di Poggio Gramignano, fuori dal borgo.

Durante il Medioevo la sua posizione strategica e di confine tra i domini dell’epoca, fu causa di varie lotte tra le città di Todi, Amelia e Orvieto per il possesso del territorio.
Dopo il dominio di Orvieto, Lugnano entrò nei possedimenti di Roma (la famiglia Farnese fu insignita del titolo di governatori perpetui della città) e della Chiesa, fino alla nascita dello Stato italiano.

Lasciato l'avito castello di Alviano, frate Francesco, nel 1212, raggiunse il borgo di Lugnano in Teverina.
Non potendo predicare dinanzi alla piazza della stupenda collegiata di S. Maria Assunta - vista l'immensa folla accorsa a nutrirsi della gioia nuova emanata dalle sue parole -, il santo di Dio tenne una predica «extra moenia», fuori dalle mura della cittadina, in aperta campagna, al limite del bosco; e mentre il popolo era assorto ad ascoltare le sue seducenti parole, un ferocissimo lupo ghermì un fanciullo.
Alle laceranti grida della mamma, il poverello di Dio, impietositosi, chiese ad uno stormo di anitre selvatiche di inseguire la belva e togliergli l'umana preda.
Così avvenne: i volatili, tempestando con il becco e con le ali il lupo, lo spaventarono costringendolo a lasciare libero il fanciullo, che poté così riabbracciare la madre.

E proprio sul «Colle del miracolo», dove una croce era stata posta in ricordo della predica e del prodigio, nel 1229, dopo la morte del santo - afferma Luca Wadding -, la popolazione di Lugnano, per gratitudine, fece erigere in suo nome il convento e la chiesa di S. Francesco d'Assisi.

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Nell'articolo: Le «orme» di fratello Francesco a Lugnano in Teverina (TR), saranno trattati:

° Convento di S. Francesco d'Assisi

° Collegiata di S. Maria Assunta

° L'anatra e il lupo

 

Le «orme» di fratello Francesco a Lugnano in Teverina (TR)