Francesco dei Moriconi di Lucca

 

Stemma dei Moriconi di Lucca

Parlando della nobile famiglia Moriconi di Lucca, il Gamurrini, sottolineando con vistosa iperbole lo «splendore, e grandezza» della stessa, scrive:

«(...) ma sopra ogni altra cosa tende questa famiglia più cospicua, e singolare, la Santità del Patriarca s. Francesco, (delle cui prerogative hanno scritto in tutti i secoli le prime penne dell'Universo) essendosi sempre vantata in ogni tempo d'avere nella sua genealogia questo gran splendore della Chiesa, che la rende al pari di ogni altra illustrissima. E benché questo gran Campione di Cristo di patria Asisano,l'à non dimeno la detta famiglia preteso sempre originario dal suo glorioso stipite; e le pretensioni, che à sono fondate in quattro ragionipotissime, che qui addotte potrà il Lettore darne suo giudizio, al quale in tutto mi riporto.
Prima, perché questo glorioso Patriarca, e suoi ascendenti hanno portato il cognome de' Moriconi.
Secondariamente portaropno la medesima arme, che portano i Moriconi di Lucca, come chiaramente in tutte l'arme antiche si scorge; le quali due ragioni sono sufficienti per dichiarare la famiglia di S. Francesco essere la medesima, che questa di Lucca; e solo rimarrebbe in dubbio se questa famiglia d'Assisi derivi da Lucca, o questa Lucchese dall'Asisana.
Terzo confermano questa medesimazione i nomi dell'una, e dell'altra genealogia essere i medesimi, confrontando davantaggio con i tempi, che è la quarta riflessione, che si deve fare da chi legge.
Costa manifestamente per l'Istoria di Lodovico Iacobilli, trattando dell'Umbria, e nella vita, che fa di detto Santo al tomo 2 delle Vite de' Santi dell'Umbria. Che Petruccio di Ciccolo di Giovanni bisnipote d'Angelo fratello di S. Francesco, aggiugne nell'armi, cioé all'onde marine l'Oche bianche; ed il medesimo Autore conferì più volte meco circa la famiglia di S. Francesco, dicendomi, che Bernardo detto Bernardone avo del suddetto Santo, fusse Mercante forestiero abitante in Asisi, come à ciò lasciato scritto, il quale per essere stato Antiquario diligentissimo in tutta l'Umbria, non si deve sprezzare questa autorità.
Dipoi vedo il computo de' tempi, che va a ferire quel Moricone di Lucca, che fiorì nel 1100, come si vede nell'albero, nel quale resta annesso il ramo di S. Francesco, il qual Santo si chiamò prima Giovanni figliuolo di Pietro di Bernardo di Morico de' Moriconi, e che portasse nel suo scudo l'onde marine, come il tutto attesta il suddetto Iacobilli nella vita del suddetto Santo.
E Morico ascendente di S. Francesco fiorì anche egli nel 1100, come pure questo di Lucca, e fu figliuolo di Gio: detto per cognome Moricone, come si è di sopra da me espresso nell'albero. Onde a me pare, che niuno potrà negare, che questa famiglia de' Moriconi di Lucca, per le suddette ragioni, possa pretendere, come sempre preteso, per suo originario un sì grand'Eroe, come era S. Francesco Padre di tante Religioni.
Onde a' benigni Lettori rimetto il giudizio; non pretendendo io di pregiudicare alle ragioni, che altre famiglie possano avere in questo gran Santo, né tampoco alla Città che ne è stata sempre in possesso; e niuno può negarlo Asisano; ma bensì affermarlo d'origine lontana d'altri paesi, come sono nel medesimo Asisi tante altre famiglie nobili Asisane, le quali riconoscano la loro prima origine da altre Città, etiam lontane da quella Provincia; onde per questo non li toglie, né punto si sminuice alla suddetta Città, la quale viene da me amata al maggior segno, e riverita con tutta quella nobiltà, alla quale mi dichiaro tenuto, ed ibligato, per singoli favori, che ne ò ricevuto nello spazio di tre anni, che vi ò dimorato»
(Istoria genealogica delle famiglie nobili toscane et umbre. Descritta dal P.D. Eugenio Gamurrini, 1668, Vol. I, pp. 438-439).