Secondo Ordine francescano: le Clarisse

 

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Parallelo all'Ordine maschile, cioè dei frati Minori, l'Ordine femminile, o Secondo Ordine francescano, si può dire nato fra il 18 e il 19 marzo 1212, allorché Chiara di Favarone, fuggita, nottetempo da casa, alla Porziuncola subì da Francesco il taglio dei capelli e ricevette il velo monastico.

Presto la seguiranno la sorella Agnese e altre giovani assisane e dei dintorni, per le quali Francesco venne preparando umili locali adiacenti alla chiesetta di S. Damiano. Per tale ragione, originariamente, furono dette Povere Dame di S. Damiano o Damianite, e dopo la morte di Chiara (1253), conosciute con il nome di Clarisse.

Per esse Francesco dettò alcune osservanze, che, nel 1215, dovettero cedere il posto alla Regola benedettina, imposta dal canone 13 del Concilio lateranense IV.

Nel 1218 il cardinale Ugolino, il futuro Gregorio IX, redasse per loro una Regola molto rigida, con l'imposizione della clausura papale.

Dal 1219 al 1247 tutti i monasteri delle Damianite sorti nel frattempo, adottarono la Regola di Ugolino, con un'attenzione particolare per le osservanze di Francesco.

Nel 1247 la nuova Regola di Innocenzo IV veniva a sostituire quella benedettina, ma questa decadde in brevissimo tempo.
Allora Chiara, che sentiva avvicinarsi a gran passi la fine, con i necessari adattamenti richiesti dalla vita di stretta clausura, dettò la sua Regola, «la prima storicamente composta da una donna per delle donne», che ebbe l'approvazione solenne di Innocenzo IV il 9 agosto 1253, due giorni prima che Chiara morisse.

Va puntualizzato, che la Regola di s. Chiara riguardava il convento di S. Damiano, per il quale solo era stata approvata.
Per questo fatto nel sec. XIII furono pochissimi i monasteri che l'adottarono.
Allo scopo di ovviare ad alcuni inconvenienti e di ristabilire una certa uniformità nei monasteri delle Clarisse, il cardinale protettore Gaetano Orsini compose una nuova Regola, detta poi di Urbano IV, perché da lui approvata il 18 ottobre 1263.

La nuova Regola, che desumeva da quella di s. Chiara e in parte da quella di Innocenzo IV, tenuto conto della non superata questione dell'assistenza materiale alle Clarisse da parte del Primo Ordine, aveva il suo punto risolutivo, ma anche dirompente, nel fatto che stabiliva per loro i possedimenti e le rendite come mezzo ordinario di sussistenza.
Questa Regola, che evidentemente veniva a infrangere il «privilegio della povertà», acuì il dissenso di coloro che vedevano così compromessi i legami o la controversa continuità delle relazioni, anche materiali, tra i francescani e le Clarisse.
Ad ogni modo tra breve si dovette prendere atto che tra i monasteri clariani si era creata una duplice osservanza: quella della Regola di s. Chiara (o della Prima Regola) e delle Urbaniste (o della Seconda Regola), la quale «è realmente una grande Regola completa, e non certo meno austera delle altre; ha solo, se mai, il difetto di ammettere la proprietà in comune, male forse necessario, ma certo non conforme al genuino spirito francescano»; con queste parole il Lazzeri, il quale, dopo una breve sintesi sul fatto giurisdizionale, continua: «Questo il sunto di questa grande Regola, che poi divenne quasi universale, perché quasi tutti i monasteri ammisero le possessioni in comune...», compreso S. Damiano prima, e poi anche il cosiddetto protomonastero di S. Chiara.

A seguire nel tempo, tralasciando alcune riforme minori, alle Damianite e alle Urbaniste si aggiunsero le Colettine, le Cappuccine e le Alcantarine.

- Le Damianite o Clarisse (in latino: «Ordo Sanctae Clarae», O.S.C.) sono le religiose di voti solenni appartenenti all'Ordine fondato s. Francesco e s. Chiara d'Assisi (da cui il nome Clarisse) nel 1212: seguono la Regola approvata da papa Innocenzo IV nel 1253.

- Le Clarisse Urbaniste (in latino: «Ordo Sanctae Clarae regulae Urbani IV») sono monache dell'Ordine fondato da s. Chiara d'Assisi nel 1212, che adottano la Regola mitigata da papa Urbano IV nel 1263: pospongono al loro nome la sigla O.S.C.Urb.

- Le Clarisse Colettine (in latino: «Ordo Sanctae Clarae reformationis ab Coleta») sono le monache appartenenti all'Ordine sorto in Francia agli inizi del sec. XIV, dalla Riforma introdotta da s. Coletta di Corbie (1381-1447) in alcuni monasteri, allo scopo di riportare la Regola di s. Chiara alla primitiva austerità. Le Clarisse Colettine pospongono al loro nome la sigla O.S.C.Col.

- Le Monache Clarisse Cappuccine (in latino: «Moniales Clarisae Cappucinae o Ordo Santae Clarae Capuccinarum») furono fondate a Napoli nel 1535 da Maria Lorenza Longo, la quale si ispirò alla Riforma dell'Ordine dei Frati Minori operata da Matteo da Bascio (Cappuccini); esse costituiscono un istituto femminile di vita consacrata della Chiesa cattolica: le religiose dell'Ordine pospongono al loro nome la sigla O.S.C.Cap.

- Le Suore Francescane Alcantarine (sigla S.F.Alc.) costituiscono un Istituto femminile di vita consacrata della Chiesa cattolica. Vennero fondate nel 1870 a Castellammare di Stabia, dal sacerdote italiano Vincenzo Gargiulo (1834 - 1895) insieme alla terziaria francescana Maria Luigia Russo (suor Maria Agnese dell'Immacolata). La Santa Sede approvò l'Istituto con il «decretum laudis» di papa Leone XIII del 10 settembre 1894 e poi definitivamente il 14 gennaio del 1903.
Con queste connotazioni specifiche, l'Ordine di S. Chiara manifesta una grande vitalità e una notevole forza di espansione, specialmente nel nuovo mondo e in terra di missione.
Data la varietà delle Famiglie e delle osservanze, è difficile, oggi, una statistica rigorosa dei monasteri e delle Clarisse, tuttavia, a titolo indicativo, si conoscono oltre 800 monasteri, abitati da non meno di 15.000 «figlie» di s. Chiara.

Anche il ramo femminile del francescanesimo dette alla Chiesa una folta schiera di sante e di beate.
Oltre a s. Chiara, con Francesco fondatrice del Secondo Ordine, e alla sorella s. Agnese, hanno illustrato la Famiglia clariana: s. Agnese di Boemia, s. Caterina di Bologna, s. Coletta di Corbie, s. Veronica Giuliani e molte altre anime elette, che nella sequela di Francesco e di Chiara hanno lasciato un'orma profonda nell'agiografia francescana.

I singoli monasteri sono retti da abbadesse e, conforme alla Costituzione apostolica «Sponsa Christi», del 21 novembre 1950, dopo quella data, a seconda della riforma o del gruppo di appartenenza, hanno costituito delle federazioni, che, in qualche modo, sono venute a toglierle dal loro isolamento e a costituire un legame estremamente utile, non solo per le mutue relazioni e uno scambievole aiuto, ma per una maggiore uniformità di formazione e di consuetudini.