Terzo Ordine Regolare (T.O.R.)

 

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Il Terzo Ordine Francescano, che si configura come vero Ordine religioso laicale, nel suo percorso storico annoverò fratelli, sorelle e anime generose, che impegnandosi e associandosi in opere di pietà e di carità, e scegliendo di vivere presso qualche chiesa fissa o in sede propria, iniziarono a condurre vita in comune, prima in forma piuttosto libera, poi, per necessità organizzativa, in strutture sempre più stabili e regolamentale.

Questi gruppi, nati e gestiti autonomamente in diverse nazioni, e spesso in ambito regionale più ristretto, ad un certo punto sentirono il bisogno di riunirsi in Congregazioni, abbandonando progressivamente quel carattere di libertà, che aveva caratterizzato il loro nascere e il loro primo costituirsi.

Tali Congregazioni nazionali, in tempi diversi e da vari pontefici, ricevettero la necessaria approvazione canonica, come richiesto ormai dalla nuova forma di vita comune.
Anche se successivamente revocata, l'avvio al riconoscimento canonico fu dato dalla bolla di Nicolò V del 20 luglio 1447 («Pastoralis officii»).

Ma il passo decisivo verso l'uniformità, fu la bolla di Sisto IV del 1480, che dichiarava solenni i voti emessi da queste Congregazioni Terziarie sia maschili che femminili.

Dapprima, seguirono la Regola del Terzo Ordine Secolare di Nicolò IV, con propri statuti e adattamenti; successivamente una propria Regola del 1472-1475, ma a segnare il passo più importante verso l'unità delle Congregazioni, fu la Regola di Leone X, promulgata nel 1521, la quale, sussumendo in parte dalla Regola di Nicolò IV, divenne comune a tutte queste Comunità Terziarie.

La Congregazione italiana, che celebrò il suo primo Capitolo generale il 25 luglio 1448, andò sempre più consolidandosi, fino ad avere un peso notevole nel consesso delle varie Congregazioni indipendenti.

Tutte, però, furono travolte e quasi distrutte dagli avvenimenti rivoluzionari che funestarono l'Europa nell'800.

Oggi le varie Congregazioni amiche e nuove formano, praticamente, il Terzo Ordine Regolare di s. Francesco.

Quanto a storia passata, sia per espansione numerica, di fondazioni e per fioritura interna, si ritiene che il Seicento rappresenti il secolo del loro più grande splendore.
La figura centrale di questo secolo, cui molto è dovuto lo sviluppo, fu il parmense P. Francesco Bordoni († 1671), per un ventennio illustre professore all'Università di Parma, teologo di solida dottrina ed eminentemente positivo, soprattutto per fronteggiare la rivoluzione ereticale.
Con gli scritti, egli difese efficacemente la causa dell'Immacolata Concezione di Maria; fu insieme giurista e moralista di grande valore, come dimostrano numerosi trattati, che rappresentano gran parte della sua imponente produzione scientifica, la quale, unita a rigore di vita, saggezza di governo e straordinaria operosità, fa di lui una delle figure più eminenti della sua Famiglia religiosa.

Oggi non sono molti, in quanto prossimi al migliaio, ma sono diffusi in molte nazioni e svolgono un'intensa attività pastorale.
Il loro centro, con sede della Curia generalizia, è a Roma, presso la basilica dei SS. Cosma e Damiano, in via dei Fori Imperiali.

Parallelamente al Terzo Ordine Regolare, vivono altre Congregazioni autonome e indipendenti, delle quali, in questa modesta sintesi scorica, non ci si occupa.